Vittime del dovere

Il nostro studio si dedica con impegno e passione alla tutela delle vittime del dovere, offrendo un’assistenza qualificata  che mette al centro l’interesse e la dignità del cliente. Comprendiamo profondamente il sacrificio e le difficoltà che accompagnano chi ha servito il Paese con dedizione senza ricevere, spesso,  la meritata attenzione delle istituzioni e per questo ci impegniamo a garantire un supporto completo, umano e professionale.

Un approccio basato su competenza ed empatia 

La nostra priorità è fornire una consulenza personalizzata, costruita sull’ascolto attento delle esigenze e della storia del cliente. Per accertare la ricorrenza delle condizioni necessarie al riconoscimento dello status di vittima del dovere collaboriamo con esperti di altissimo profilo in ambito medico-legale e scientifico. Questo approccio multidisciplinare ci consente di valutare ogni caso con precisione e trasparenza, offrendo ai nostri assistiti una chiara prospettiva sui loro diritti e sulle opportunità di tutela.

Chi ha diritto al riconoscimento dello status di vittima del dovere

  • gli appartenenti alle Forze dell'ordine e alle Forze Armate, alla Magistratura (Art. 3 della L. 466/1980) i quali siano deceduti in attività di servizio per diretto effetto di ferite o lesioni riportate in conseguenza di azioni terroristiche o criminose o in servizio di ordine pubblico (art. 1, comma 1,  L. 629/1973) o in conseguenza di eventi connessi all'espletamento di funzioni d'istituto e dipendenti da rischi specificamente attinenti a operazioni di polizia preventiva o repressiva o all'espletamento di attività di soccorso (art. 3, comma 2, L. 629/1973);
  •  permanente in  attività di servizio o nell'espletamento delle funzioni di istituto per effetto  diretto  di lesioni riportate in conseguenza di eventi verificatisi:
    • nel contrasto ad ogni tipo di criminalità;
    • nello svolgimento di servizi di ordine pubblico;
    • nella vigilanza ad infrastrutture civili e militari;
    • in operazioni di soccorso;
    • a causa di azioni recate nei loro  confronti  in  contesti  di impiego internazionale non aventi, necessariamente,  caratteristiche di ostilità;
  • (art. 1, comma 564, L. 266/2005) coloro che abbiano contratto infermità permanentemente invalidanti o alle quali consegua il decesso,  in  occasione  o  a  seguito  di  missioni  di qualunque natura, effettuate dentro e fuori dai confini  nazionali  e che siano  riconosciute  dipendenti  da  causa  di  servizio  per  le particolari condizioni ambientali od operative.

Al riguardo, il D.P.R. 7 luglio 2006, n. 243 ha stabilito che per missioni di qualunque natura, quali che ne siano gli scopi, si intendono le missioni autorizzate dall'autorità gerarchicamente o funzionalmente sopra ordinata al dipendente (art. 1, comma 1,  lett. b). Il predetto D.P.R. ha altresì specificato che per particolari condizioni ambientali o operative si intendono le condizioni comunque implicanti l'esistenza o anche il sopravvenire di circostanze straordinarie e fatti di servizio che hanno esposto il dipendente a maggiori rischi o fatiche, in rapporto alle ordinarie condizioni di svolgimento dei compiti di istituto (art.1, comma 1,  lett. b).

Chi può presentare la domanda

La domanda per il riconoscimento dello status di vittime del dovere e dei conseguenti benefici previsti dalla normativa vigente può essere presentata:

  • dalla vittima;
  • dai familiari superstiti (coniuge e figli, genitori, fratelli e sorelle se conviventi a carico ai sensi dell'art. 6 L. 466/1980);
  • dai conviventi a carico della persona deceduta negli ultimi tre anni precedenti l'evento (art. 4 L. 302/1990);
  • dai conviventi more uxorio (art. 4 L. 302/1990);
  • in mancanza di tali soggetti, in qualità di unici superstiti, dagli orfani, dai fratelli o sorelle o infine dagli ascendenti in linea retta, anche se non conviventi e non a carico (art. 82, comma 4, 388/2008).

Modalità di presentazione della domanda

Dal 1 marzo 2024 le istanze di riconoscimento di vittima del dovere devono essere presentate unicamente tramite la piattaforma informatica "ViD" dedicata alla ricezione e alla trattazione delle istanze di competenza del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

È possibile effettuare la richiesta attraverso accesso al portale con SPID o CIE  tuttavia è preferibile farsi assistere da un legale che valuterà la necessità di supportare l’istanza con eventuali relazioni specialistiche e medico-legali  dalle quali emerga il nesso causale anche in termini di compatibilità tra la patologia e l’esposizione a particolari fattori di rischio. Nel caso di esposizione ad uranio  che il nesso causale in questi casi si presume ed è onere dell’amministrazione dimostrare che la patologia è dovuta a fattori alternativi.

Benefici previsti dalla Legge

Il riconoscimento dello status di vittima del dovere o soggetto equiparato comporta l’accesso a una serie di benefici significativi, tra cui:

  • La speciale elargizione da € 200.000,00, oltre rivalutazione monetaria in ipotesi di inidoneità al servizio o di invalidità non inferiore all’80%;
  • Negli altri casi, € 2.000,00 per punto percentuale di invalidità accertata, oltre rivalutazione monetaria.

Nel caso di morte della vittima primaria la speciale elargizione viene ripartita in egual misura ai più familiari superstiti.

Solo nel caso di invalidità non inferiore al 25% è possibile ottenere:

  • L’assegno vitalizio, oggi raddoppiato a € 500,00 al mese, oltre perequazione automatica annuale;
  • Lo speciale assegno vitalizio da € 1.033,00 al mese, oltre perequazione automatica annuale.

Entrambi gli assegni sono esenti IRPEFsoggetti a perequazione annuale e interamente cumulabili con stipendio, equo indennizzo o pensione, anche privilegiata ordinaria.

Dal 1 gennaio 2017, alle vittime del dovere spetta la defiscalizzazione su tutte le pensioni delle vittime del dovere e dei loro familiari superstiti.
Purtroppo tale beneficio non viene riconosciuto in automatico dall’INPS. È, pertanto, necessario avviare un contenzioso, preceduto da diffida stragiudiziale,  con l’Agenzia delle Entrate per ottenere il rimborso e con l'INPS per porre fine alle trattenute.

Inoltre, alle Vittime e agli equiparati spettano ulteriori benefici quali esenzioni dal ticket sanitario, diritto al collocamento obbligatorio.

Il nostro impegno 

Siamo consapevoli che dietro ogni richiesta c’è una storia personale fatta di sacrifici, speranze e spesso delusioni per la negazione dei benefici in via amministrativa. Per questo motivo, affrontiamo ogni caso con la massima attenzione, offrendo non solo competenza legale, ma anche un sostegno umano costante. Il nostro obiettivo è garantire che i diritti delle vittime del dovere vengano pienamente riconosciuti, trasformando il nostro lavoro in un concreto strumento di giustizia. Nessuna persona che ha visto compromessa la propria salute o nessun congiunto che abbia perso per questo i propri cari nel servizio al Paese debba sentirsi non tutelato, almeno in sede giudiziaria, dalle Istituzioni.