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Rassegna stampa

Diffamazione: condannato La Repubblica

Inchiesta eolico, condannata Repubblica: “Diffamò Cordaro”

La prima sezione civile del Tribunale di Palermo ha condannato la società Gedi, editore de “La Repubblica”, a risarcire il danno causato tre anni fa all’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro. A darne notizia lo stesso esponente del governo Musumeci. I fatti risalgono al 19 aprile del 2019, quando il quotidiano, nell’edizione di Palermo, pubblicava un articolo dal titolo: “Eolico, il faccendiere e i politici, tutti gli uomini di “re” Nicastri”, richiamato nella prima pagina con il titolo “Il vento delle tangenti”.

30/05/2022 - SiciliaNews24.it

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Diffamazione: condannato l'Espresso

Pagano (Lega) “Sentenza tribunale Caltanissetta ripristina verità”

"La sentenza del Tribunale di Caltanissetta finalmente mi rende giustizia e riafferma la verità, condannando il settimanale l’Espresso ad un risarcimento di 22mila euro e al pagamento delle spese legali."

Lo dichiara il Vice Capogruppo della Lega alla Camera dei deputati Alessandro Pagano.

19/05/2022 - Qds.it

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Diffamazione: condannato Di Pietro

Palermo. Di Pietro condannato per diffamazione contro Cuffaro

27/07/2021 - Teleone

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Calunnia: condannato Massimo Ciancimino

Calunniò ex agente servizi segreti, Ciancimino condannato in appello

La prima sezione civile della Corte d’appello di Palermo ha confermato la condanna per calunnia inflitta in primo grado a Massimo Ciancimino, superteste del processo Trattativa, per aver accusato falsamente Rosario Piraino, all’epoca funzionario dell’A.I.S.I. (servizi segreti italiani, ndr).

26/01/2021 - LaSicilia.it

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Vitalizio Ars pignorato a Crocetta

Gela, pignorato il vitalizio di Crocetta per risarcire due giornalisti

L'ex presidente della Regione era stato condannato per diffamazione nei confronti di due ex componenti dell'ufficio stampa

L'assegno vitalizio erogato dall'Assemblea regionale siciliana agli ex deputati di Sala d'Ercole non può essere equiparato alla pensione e, pertanto, può essere sottoposto integralmente a pignoramento.

21/04/2020 - Repubblica.it

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Vitalizio Ars pignorato a Crocetta

Crocetta condannato per diffamazione, vitalizio pignorato all'ex governatore

L’assegno vitalizio erogato dall’Assemblea regionale siciliana agli ex deputati di Sala d’Ercole non può essere equiparato alla pensione e, pertanto, può essere sottoposto integralmente a pignoramento.

21/04/2020 - Gds.it

 

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Diffamazione: condannata Rai

Società accostate a Cosa nostra Rai condannata per diffamazione

Accogliendo la richiesta delle aziende Ksm Spa, Sicurtransport Spa e dell’imprenditore Luciano Basile, la prima sezione civile del Tribunale di Palermo ha condannato per diffamazione la Rai che dovrà risarcire 10mila euro ciascuno dei ricorrenti, oltre a pagare le spese legali pari a 11.606,40 euro.

26/07/2019 - LaSicilia.it

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Diffamazione: condannata Rai

Diffamazione ai danni di Ksm e Sicurtransport: Rai condanna dal Tribunale di Palermo

La Rai diffamò Ksm, Sicurtransport e vertici del gruppo Basile

Il Tribunale di Palermo condanna la RAI per l’inchiesta di REC: i legali del Gruppo “Reputazione totalmente riabilitata, ma danni incalcolabili”.

Il Tribunale di Palermo ha condannato la Rai per diffamazione ai danni delle società siciliane Ksm e Sicurtransport e dei vertici del gruppo Basile.

Una sentenza molto severa che, in diversi passaggi, non esita a definire “calunniosi” gli addebiti mossi dalla ricostruzione giornalistica, demolendo punto per punto le tesi avanzate dal servizio di REC, spin off di REPORT, noto programma di RAI 3.

26/07/2019 - LaValleDeiTempli.net

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Diffamazione: condannata Rai

Ksm e Sicurtransport diffamate dal programma Report, Rai condannata

Diffamazione ai danni di Ksm e Sicurtransport, Rai condannata dal Tribunale di Palermo.  Una sentenza molto severa che, in diversi passaggi, non esita a definire “calunniosi” gli addebiti mossi dalla ricostruzione giornalistica, demolendo punto per punto le tesi avanzate dal servizio di “REC, spin off” di REPORT, noto programma di RAI 3.

27/07/2019 - IlSitodiSicilia.it

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approfondimento 29/07/2019  - Univigilanza.it

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Morte per amianto: condannata Fincantieri

Fincantieri, morto per l’amianto | Maxi risarcimento per i familiari

Oltre un decennio a lavorare nei cantieri navali di Palermo, poi la malattia e un calvario di circa vent’anni fino al decesso, secondo i familiari dovuto alla continua esposizione all’amianto sul posto di lavoro. Ora il Tribunale civile di Palermo ha condannato la Fincantieri a un risarcimento di oltre 800 mila euro, ponendo fine all’odissea giudiziaria della famiglia di un ex dipendente scomparso pochi anni fa.

19/05/2019 - LiveSicilia.it

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Diffamazione: condannata La Repubblica

Cuffaro accostato a Provenzano | Quotidiano condannato in appello

Accostare il nome di Totò Cuffaro a quello di Bernardo Provenzano è “ingiustificato” perché l’ex governatore siciliano “non poteva essere considerato vicino” al padrino corleonese.

Con questa motivazione la Corte d’appello di Caltanissetta ha condannato il giornale “La Repubblica” a risarcire Cuffaro per il titolo “Il nuovo volto della mafia, non spara più controlla tutto” e per la scelta grafica di impaginare il pezzo mettendo accanto le foto di Cuffaro e Provenzano con la didascalia “Il boss e il governatore”.

31/01/2019 - LiveSicilia.it

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Diffamazione: condannato Crocetta

Condannato Crocetta, diffamò giornalisti

L'ex presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, è stato condannato dal Tribunale civile di Palermo per diffamazione.
A citare in giudizio l'ex governatore sono stati i giornalisti Piero Nicastro e Gioacchino Felice, che facevano parte dell'ufficio stampa della Regione, smantellato da Crocetta nel 2012, dopo la sua elezione.

29/05/2018 - Ansa.it

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Diffamazione: condannato Crocetta

Diffamazione a ex giornalisti dell'ufficio stampa: Crocetta condannato a risarcire 30mila euro

Per l'ex presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, due giornalisti, ex componenti dell'ufficio stampa della Regione, avevano ottenuto l'incarico a seguito di raccomandazioni politiche e non dopo un concorso.

Crocetta è stato adesso condannato dal Tribunale civile di Palermo per diffamazione. A citare in giudizio l'ex governatore sono stati i giornalisti Piero Nicastro e Gioacchino Felice - assistiti da Salvatore Ferrara e Giovanni Gruttad'Auria - che facevano parte dell'ufficio stampa della Regione, smantellato da Crocetta nel 2012, dopo la sua elezione.

29/05/2018 - GiornaleDiSicilia.it

 

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Diffamazione: condannato Crocetta

Palermo, diffamò gli ex giornalisti dell'ufficio stampa della Regione: condannato Rosario Crocetta

Accolto il ricorso di Piero Nicastro e Gioacchino Felice che hanno contestato alcune dichiarazioni rilasciate dall'allora governatore a diversi organi d'informazione in cui criticava il lavoro svolto dai cronisti ai quali erano stati revocati gli incarichi. Dovrà  risarcirli con 15mila euro ciascuno. Odg e Assostampa Sicilia: «Ora si volti pagina».

29/05/2018 - Finsi.it

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Grano estero: condannate Barilla, Garofalo, De Cecco, Divella, La Molisana e A.I.D.E.P.I

Grano duro estero: I Nuovi Vespri e GranoSalus vincono in Tribunale contro le multinazionali della pasta

Il Tribunale di Roma, con ordinanza emessa il 14 giugno 2017  nel procedimento n. 21969/2917, ha rigettato l’istanza cautelare delle società Le società Barilla, Garofalo, De Cecco, Divella e La Molisana e dell’A.I.D.E.P.I. (Associazione delle Industrie e della Pasta Italiane) avevano chiesto al Tribunale di Roma la cancellazione, dal blog de I Nuovi Vespri e dal sito di GranoSalus, di una serie di articoli sulla questione del grano duro perché li ritenevano “diffamatori”. Ma la loro istanza è stata respinta (in calce il pronunciamento dei giudice del Tribunale di Roma)

15/06/2017 - INuoviVespri.it

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Grano estero: condannate Barilla, Garofalo, De Cecco, Divella, La Molisana e A.I.D.E.P.I

Grano estero: in tribunale sconfitte le multinazionali della pasta

Il Tribunale di Roma, con ordinanza emessa il 14 giugno 2017  nel procedimento n. 21969/2917, ha rigettato l’istanza cautelare delle società  Barilla, Garofalo, De Cecco, Divella e La Molisana e della A.I.D.E.P.I. con cui, con riserva di agire per il risarcimento dei danni, gli stessi avevano chiesto la cancellazione da internet, ed in particolare dai siti “Granosalus” e “I nuovi Vespri”, di una serie di articoli, dal presunto contenuto diffamatorio, che evidenziavano il pericolo rappresentato da alcune sostanze (glifosate, dom e cadmio, ove presenti oltre una certa soglia) contenute sui grani esteri importati per la produzione della pasta.

17/06/2017 - LaValleDeiTempli.it

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Calunnia: condannato Massimo Ciancimino

Il nome del nostro 007

Le rivelazioni di Massimo Ciancimino erano finite sulla stampa, col nome dell'agente segreto scritto nero su bianco. Poi si è scoperto che era tutto falso

Aveva detto che il “capitano” era andato a casa sua a Bologna nel 2009 a minacciarlo: «Sei una testa di cazzo, tu devi pensare a tua moglie e tuo figlio». Aveva detto che era alto un metro e 70. Aveva detto che aveva una giacca colore coloniale, pantaloni scuri e fazzoletto bianco nel taschino. Aveva detto che forse era lui l’autore della busta anonima che gli era stata recapitata con dentro cinque cartucce. Aveva detto che il “capitano” collaborava col “signor Franco”, uomo importante nella trattativa Stato-mafia.

08/04/2016 - Tempi.it

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Calunnia: condannato Massimo Ciancimino

“Evidenti falsità” di Ciancimino jr | Condannato a risarcire uno 007

Il figlio di don Vito disse di essere stato minacciato da Rosario Piraino. Deve pagare 50 mila euro.

Il mondo che dalla mente di Ciancimino jr è passato nei verbali della magistratura costa al figlio di don Vito una condanna a sborsare 50 mila euro all’agente dei Servizi segreti Rosario Piraino. Ciancimino disse di essere stato minacciato da Piraino. Lo indicò come il braccio destro del fantomatico signor Franco, l’uomo dei misteri citato decine di volte come l’anima nera della stagione della Trattativa Stato-mafia.

23/03/2016 - LiveSicilia.it

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Calunnia: condannato Massimo Ciancimino

Il giudice civile condanna Ciancimino: «Calunniatore»

Il processo penale per calunnia contro Massimo Ciancimino, già «icona del'antimafia» (copyright Ingroia) è fermo nelle brume del tribunale di Bologna. Ma sul figlio dell'ex sindaco di Palermo ieri piomba la condanna di un giudice di Caltanissetta che, chiamato a pronunciarsi in sede civile su alcune delle sue mirabolanti rivelazioni, scrive testualmente che Ciancimino junior è un calunniatore.

22/03/2016 - IlGiornale.it

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Le scuse a Cuffaro: Giulio Laforenza

Giulio Laforenza: “Le mie scuse a Cuffaro”

Mi chiamo Giulio Laforenza, ho 34 anni, sono sposato e padre di due figli. Sono nato e vivo in Toscana. Non sono mai stato tesserato ad alcun Partito politico e mi piace pensare di essere libero di analizzare e criticare le scelte della Politica. Per questo motivo, nel lontano 2006, ho messo su un blog (http://giuliolaforenza.wordpress.com/), una sorta di diario sul web, sul quale occasionalmente scrivo di problematiche quali Sviluppo sostenibile, attualità, Politiche del Territorio, Legalità. La mia passione politica mi ha portato a esprimere giudizi duri sull'ex Presidente della Regione Sicilia, Salvatore "Totò" Cuffaro, al tempo noto esponente del centro-destra italiano.

24/05/2014 - IlFattoNisseno.it

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Riabilitazione Cuffaro: il Daily Telegraph

IL CASO/ Se anche il Daily Telegraph “riabilita” Cuffaro…

Come scrive Francesco Inguanti, il video di un’accesa puntata di Samarcanda fu presentato sui principali portali web come un’aggressione di Cuffaro a Falcone, mentre nella realtà non fu così.
Sono passati più di vent’anni (era esattamente il 26 settembre del 1991) e gli effetti deleteri di una famosa puntata della trasmissione “Samarcanda”, che vide un giovane Michele Santoro contrapporsi ad un altrettanto giovane Totò Cuffaro, sembrano non finire mai. Quella sera, in un affollato teatro palermitano, si tenne in diretta una storica staffetta televisiva tra il “Maurizio Costanzo Show” e “Samarcanda” in memoria di Libero Grassi, coraggioso imprenditore palermitano ucciso per non essersi piegato alla mafia.

20/01/2014 - IlSussidiario.net

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Riabilitazione Cuffaro: il Daily Telegraph

“Cuffaro non aggredì Falcone” | Di Pietro dovrà risarcirlo

Ricordate quel programma e l'intervento di un allora giovanissimo Totò Cuffaro? C'era anche Giovanni Falcone sul palco. L'ex presidente della Regione condannato per mafia non lo attaccò, secondo una sentenza del tribunale. E Di Pietro dovrà risarcire seimila euro.
La I Sezione Civile del Tribunale di Palermo ha condannato (sentenza n. 1742/2013) Antonio Di Pietro per diffamazione ai danni di Totò Cuffaro. L’ex pm di “Mani pulite” linkò sul proprio sito internet un video presente sul portale Youtube intitolato “Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone”.

31/05/2013 - LiveSicilia.it

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